INGRATITUDO – OPERA LETTERARIA DI PURA INVENZIONE – OGNI COLLEGAMENTO A PERSONE E LUOGHI E’ PURAMENTE CASUALE –
Non si sa come venne avvertito. Ricorda solo che si trovò davanti l’ingresso di via Genova, una traversa di via Nazionale. Il piantone della polizia disse che non era consentito l’ingresso durante gli interrogatori. Non rimaneva che attendere gli eventi. Dopo un paio di ore finalmente il fratello usci. Che cosa successo? – domandò Giorgio. Ma niente – rispose Gianko- quasi minimizzando. Hanno voluto sapere alcune cose del recente viaggio del quinto in Olanda. Ma che è successo? Sapere alcune informazioni. E perché ti hanno interrogato? Che cosa hai fatto? Nulla rispose con sufficienza il fratello, infastidito.
Ma un motivo ci deve pur essere. E nei giorni successivi è scoppiata la bomba: avviso di garanzia per traffico di droga! Subito riunione di famiglia, compreso lo zio Francesco carabiniere di carriera, il quale sentenziò: Ci vuole un avvocato bravo, io ne conosco uno. Mi ha difeso nel grave ferimento quando dei malviventi hanno reagito all’ordine di arresto. Nessuno della famiglia obiettò. Il momento era grave e tutti si affidarono a lui. L’incontro avvenne nell’arco di un paio di giorni. L’avvocato di provincia stabilì la strada da seguire: Gianko deve sparire dalla circolazione altrimenti si deve fare un annetto di carcere preventivo. Su questi argomenti non si scherza! E’ quello che avvenne. Nel frattempo si studiò la strategia processuale. Furono avvicinati i compagni di scuola e gli amici più intimi. Tutti dovevano sostenere che erano stati sempre insieme sia durante il viaggio scolastico che nei giorni successivi al rientro. Solo l’amico del cuore si dissociò rapidamente per non essere invischiato in vicende poco chiare.
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